Sostegno coppia infertile

L’infertilità è un problema che in Italia colpisce una coppia su cinque e che appare destinato ad aumentare; un approccio adeguato alla comprensione e trattamento dell’infertilità dovrebbe considerare i molteplici fattori che ne stanno alla base come facenti parte di uno spettro fisiologico-psicologico, per cui non è possibile definire una semplice causalità organica o psicologica; in altri termini, si dovrebbe tendere a guardare all’influenza reciproca tra soma e psiche.

In questa ottica ed in linea con il parere del Consiglio Superiore di Sanità, un adeguato sostegno psicologico per tutte le coppie che richiedono un intervento di fecondazione assistita, e in tutte le fasi della diagnosi e del ciclo di cura, appare un elemento necessario nel consentire di gestire e superare al meglio questa fase critica del ciclo vitale della coppia.

Molte coppie vivono, infatti, l’infertilità come una minaccia al senso di identità, poiché la capacità di riprodursi è tipicamente un’assunzione fondamentale non solo di una funzione (che cosa una persona può fare), ma anche dell’identità della persona (chi si è come uomo o donna).

Nell’ottica della Psicologia Psicoanalitica del Sé, si può sostenere che l’infertilità possa determinare profondi e multipli assalti narcisistici all’autostima, al valore che si dà a se stessi e agli altri, al consolidamento dell’identità, alle aspirazioni evolutive, rendendo fondamentale un intervento di sostegno o di psicoterapia.

A ciò vanno aggiunti i numerosi costi emotivi della decisione di intraprendere un trattamento di fecondazione assistita. In molti casi, esso viene accompagnato dalla potente sensazione di essere senza speranza e aiuto, nonché dalla sensazione di perdita di controllo del proprio corpo; il trattamento dell’infertilità viene descritto da molte donne come “l’ingresso in un tunnel buio, dove non si sa quando si esce e come se ne esce”. Copyright 2011 Rosetta Castellano | P.Iva: 02591980640 Si tratta insomma di una dura prova anche per le persone con un buon equilibrio emotivo, perché richiede una forte tenuta per far fronte all’incertezza, alla frustrazione, all’attesa spesso lunga di una gravidanza, senza cedere all’ottimismo infondato o alla disperazione. In questa fase, la possibilità di avere uno spazio di elaborazione delle difficoltà che ci si trova ad affrontare può essere fondamentale nel fare “un po’ di luce” e nell’ampliare la consapevolezza dei meccanismi interni e relazionali che vengono ad innescarsi in relazione alla situazione che si vive.

L’intervento psicologico può avere anche la funzione di aiutare la coppia a prendere decisioni; per esempio, su qual è il percorso che sente realmente di voler intraprendere (trattamento di procreazione medicalmente assistita, adozione, affido, restare senza figli, ecc.), oppure su quando arriva il momento di fermarsi dalla ricerca di un figlio “a tutti i costi”, poiché soprattutto dopo anni di trattamenti per l’infertilità, i costi emotivi investono la persona, la coppia, ma spesso anche le relazioni amicali, familiari, lavorative, sociali. Quest’ultima decisione passa inevitabilmente per un delicato processo di elaborazione di cosa significa restare senza figli per la persona e per la coppia.

Infine, può essere particolarmente utile un intervento psicologico anche nei casi di riuscita del trattamento, quando si instaura la gravidanza tanto ricercata, ma che porta con sé inevitabilmente una serie di dubbi e di sensazioni che richiedono uno spazio di contenimento.

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